Facebook non controlla i microfoni degli utenti per fini commerciali

Il 10 aprile è stata una data fondamentale per Facebook, e pare che il primo round sia andato a Zuckerberg che, dopo qualche nervosismo iniziale, ha risposto in maniera convincente di fronte ai propri – non preparatissimi – interlocutori. È stato il primo incontro di una serie in cui Zuckerberg deve giustificare l’operato di Facebook e rispondere alle preoccupazioni sull’uso del social network e dell’invasione della privacy dei propri utenti. E ci sono stati dei momenti molto interessanti.

All’interno delle cinque ore di conversazione il CEO di Facebook ha risposto in maniera piuttosto netta ad una domanda che in molti si sono posti in questi anni. C’è stato infatti il forte sospetto che Facebook (e le app associate come Messenger o Instagram) registrassero segretamente l’audio ambientale attraverso i microfoni degli smartphone in modo da ottenere informazioni più dettagliate per profilare gli utenti e offrire una maggiore precisione nelle proposte commerciali.

Facebook smentisce da tempo queste accuse e, nonostante ciò, Zuckerberg si è trovato a dover ne rispondere ancora una volta: “Sì o no, Facebook utilizza l’audio ottenuto da dispositivi mobile per arricchire le informazioni personali degli utenti?”, ha chiesto il senatore Gary Peters. E Zuckerberg ha risposto: “No”. Il CEO della compagnia americana ha poi elaborato la sua risposta, spiegando quando e come le app proprietarie hanno accesso al microfono.

Facebook attiva la registrazione audio durante la registrazione di video o messaggi vocali, ma in altre situazioni comuni l’app non ha alcun accesso ai microfoni dei dispositivi utilizzati. Di seguito la risposta per intero:

“Senatore, mi faccia chiarire questo punto. Si sta parlando della teoria secondo la quale tutto quello che succede intorno viene registrato per migliorare la resa degli annunci pubblicitari. Per essere chiari, noi diamo la possibilità di registrare video sui dispositivi e condividerli, e questi video hanno anche una traccia sonora, così quando si registra un video si usa anche quella per assicurarsi che il video abbia l’audio. Penso che questo sia molto chiaro, volevo solo essere esaustivo”.

“Speriamo che questa dichiarazione dissipi le tante voci che circolano”, ha ribattuto Peters, prima di spostarsi sulle altre domande del colloquio. Abbiamo affrontato un altro degli argomenti trattati a questo indirizzo, dove Zuckerberg ha risposto sulla possibilità di rilasciare un abbonamento a pagamento per accedere alla piattaforma social di sua proprietà.