Nell’ultimo periodo vi abbiamo parlato della crescita delle installazioni di fotovoltaico, soprattutto di livello utility, cioè di grandi pachi solari destinati ad alimentare la rete pubblica.
In molti casi tuttavia abbiamo anche visto come spesso le amministrazioni locali siano contrarie a nuovi campi fotovoltaici, soprattutto se questi prevedono l’installazione di pannelli a terra in aree agricole o rurali. In Sardegna più volte comuni e regione hanno provato ad opporsi a nuovi progetti, e sono comunque diverse le regioni che stanno creando leggi apposite per limitare le possibilità di installazione.
Ci sono però anche casi dove i progetti arrivano a compimento, come quello di Dolomiti Energia, che da Trento ha scelto la regione Puglia per un nuovo campo fotovoltaico. In collaborazione con il Gruppo IVPC ha appena messo in opera un impianto con una potenza di 4,4 MW, nel comune di Apricena, in provincia di Foggia. Questa volta però non c’è consumo di suolo, ma Dolomiti ha riqualificato l’area di una cava di pietra dismessa.
Si tratta di un impianto dotato di tutte le più moderne tecnologie del settore fotovoltaico, compreso un completo sistema di monitoraggio, e meccanismi di inseguimento solare, così da ottimizzare la produzione durante tutta la giornata. Si stima che l’impianto possa produrre 8.000 MWh ogni anno, un’energia sufficiente al fabbisogno di 4.000 famiglie, e che eviterà l’immissione in atmosfera di 2.000 tonnellate di anidride carbonica.
Con questo impianto Dolomiti Energia raggiunge una potenza di circa 147 MW di impianti eolici e fotovoltaici in esercizio e in costruzione. In particolare si distingue per un portafoglio di impianti di generazione 100% rinnovabili.