Si è assistita ad una diffusione molto rapida, a Milano, dei servizi di noleggio di dispositivi per la mircomobilità elettrica. E’ molto facile imbattersi in monopattini elettrici, utilizzati dai clienti o lasciati pronti all’uso lungo le strade. La loro diffusione è letteralmente esplosa a seguito della trasformazione in legge del nuovo codice della strada, nonostante quest’ultimo abbia aperto ad un periodo di sperimentazione di circa 2 anni durante i quali i singoli comuni sono chiamati a definire norme di utilizzo nel proprio territorio urbano.
Il comune di Milano, riferisce il Corriere della Sera, ha inviato nella giornata di ieri una diffida a proseguire l’attività di noleggio a 7 aziende (Helbiz, Lime, Bird, Govolt, Dott, Tier e Circ) impegnate nell’attività di noleggio di questi dispositivi di trasporto urbano, intimando di rimuovere tutti i propri dispositivi presenti nel territorio della città entro 3 giorni.
La vicesindaca Anna Scavuzzo ha affermato che questa “non è una campagna contro i monopattini, ma servono delle regole che valgano per tutti e che rendano sicuri questi nuovi dispositivi che oggi di fatto, in mancanza di autorizzazione, sono abusivi”. La problematica è in effetti evidente, in quanto questi dispositivi molto utili per la micromobilità richiedono da parte del loro utilizzatore non solo il rispetto delle norme di legge ma anche molto buon senso per evitare potenziali situazioni di pericolo.
La città di Milano ha con una delibera definito le modalità di sperimentazione nell’utilizzo di questi dispositivi. Secondo la delibera i monopattini elettrici, e tutti i dispositivi equiparabili, possono circolare solo sulle aree pedonali a velocità controllata pari a 6 Km/h; nel momento in cui la segnaletica apposita verrà installata sarà possibile anche utilizzarli su piste e percorsi ciclabili oltre che nelle Zone 30, con una velocità massima pari a 20 Km/h.
La diffida del comune di Milano parte dalla considerazione che le società di noleggio hanno iniziato ad operare in anticipo rispetto all’attuazione di quanto indicato in delibera. Da questo la mancanza di indicazioni per i clienti sulle normative di legge da seguire, sui limiti di velocità e su dove sia possibile utilizzare questi mezzi (nonché dove sia vietato). Specifica la vicesindaca come “tutti gli operatori sono partiti in anticipo, ecco perché oggi vediamo una situazione totalmente disordinata: ci sono giungle di monopattini in alcune zone del centro, e in più gli operatori non comunicano a chi prende a noleggio il mezzo le regole da seguire. Ecco perché, in attesa delle linee guida che saranno pronte a inizio settembre, abbiamo chiesto agli operatori di sospendere servizio e di ritirare subito tutti i mezzi dalla strada”.
Riteniamo che questi strumenti di micromobilità possano essere utilizzati in modo pratico e proficuo per facilitare i trasporti a corto raggio nei centri urbani. D’altro canto è evidente come al momento attuale manchi una regolamentazione chiara e univoca su come e quando possano venir utilizzati e che possa adattarsi ad ogni contesto urbano. La sperimentazione attuale vede ogni città chiamata a regolamentare, con scelte che sono diverse spostandosi da un centro all’altro. Il rischio che si corre, tanto per i possessori di questi messi come per coloro che semplicemente ricorrono ai servizi delle società di noleggio, è quello di violare le normative anche in buona fede ma soprattutto di porsi in condizioni potenzialmente rischiose per se stessi e per altri.
Si tende a pensare che questi strumenti di micromobilità possano venir utilizzati alla stregua di una bicicletta tradizionale, ma per ora così non è. In attesa di maggiore chiarezza ben venga quindi l’attenzione del comune di Milano, anche alla luce di alcuni incidenti verificatisi in queste prime settimane e di report di simili dinamiche sperimentate in altre città, europee e internazionali, dove i monopattini elettrici vengono offerti a noleggio in modo rapido a chi, magari, non ha la dimestichezza per utilizzarli in sicurezza.