COVID-19 e industria ICT: tra ripresa della produzione e domanda in crisi

In tempi di pandemia globale la domanda di mercato per prodotti deve necessariamente cambiare rispetto alle dinamiche abituali. Il peso degli acquisti online tende a diventare sempre più forte e resta da verificare sino a che punto la disponibilità di prodotti sta al passo con la domanda. Molti beni in vendita, sopratutto legati al mondo tecnologico, vengono costruiti in Cina: l’iniziale diffusione del COVID-19 ha proprio interessato queste aree, costringendo molte aziende allo stop e a una lenta e difficile ripresa dell’attività produttiva.

I tempi più difficili sembrano però essere stati progressivamente superati: la situazione in queste regioni è di fatto sotto controllo e si può, per quanto lentamente, ritornare ad una ordinarietà che interessa anche la produzione di beni. Tanto Microsoft come NVIDIA hanno rilasciato dichiarazioni inerenti le linee di produzione di proprie soluzioni, confermando come la situazione presso le fabbriche cinesi stia ritornando alla normalità con riaperture e produzione che si sta, per quanto lentamente, avvicinando ai volumi di pieno regime.

Nei giorni scorsi Intel e AMD avevano confermato come da parte loro non vi fossero problemi particolari legati alla disponibilità di processori sul mercato: niente shortage di CPU quindi, ma casomai una opportunità per correggere da parte di Intel i problemi registrati nel recente passato e in questo modo tornare ad una produzione maggiormente allineata alla domanda.

Se la capacità produttiva non sembra rappresentare un problema in questo momento, a differenza di quello che si è sperimentato tra fine gennaio e febbraio nel momento di picco dell’epidemia da COVID-19 in Cina, diverso è lo scenario per i mercato internazionali. La quarantena disposta in pressoché tutta Europa e progressivamente anche in buona parte degli Stati Uniti sta frenando la domanda di prodotti, per quanto rimanga sostenuta quella legata agli acquisti online.

Ben sintetizza Satya Nadella, CEO di Microsoft, la situazione attuale: “Le catene di approvvigionamento stanno ritornando al regime abituale. Questo non è il nostro vero problema. Penso che il problema maggiore sia quello che accadrà in Europa, negli Stati Uniti e in altri mercati consolidati dal lato della domanda”. L’evoluzione è a ritmo giornaliero, con variazioni anche brusche: quantomeno almeno stante la situazione attuale sembra che la capacità produttiva in volumi adeguati non rappresenti più un problema.