A luglio Cosmoleap, società privata cinese, aveva mostrato un video dimostrativo (basato su render) dove si poteva vedere una torre di lancio simile a Mechazilla che SpaceX ha utilizzato per recuperare il primo stadio di Starship durante IFT-5, Super Heavy, e che in futuro sarà impiegata anche per Ship. La struttura della società cinese, tranne per le dimensioni, sembra funzionare esattamente allo stesso modo della versione statunitense e ora si è passati dai render ai test reali.
In un nuovo video rilasciato proprio da Cosmoleap si può vedere un prototipo della torre di lancio con le due “bacchette” che serviranno per recuperare il primo stadio dei suoi razzi spaziali. Questa idea permette di non dover sviluppare supporti per l’atterraggio risparmiando massa che può essere invece impiegata per il carico utile (o per altri sistemi).
Cosmoleap prosegue i test della torre di lancio simile a Mechazilla
La società privata cinese è riuscita a “far presa” sugli investitori che hanno così investito una cifra pari a 13 milioni di euro per lo sviluppo del razzo spaziale Yueqian e al sistema di recupero simile a Mechazilla di SpaceX. La soluzione di Cosmoleap non sarà grande come Starship ma si tratterà invece di un vettore medio che comporterà anche meno difficoltà nello sviluppo e nella gestione.
Bisogna considerare che questa società è stata fondata ufficialmente a marzo 2024 ed è quindi piuttosto recente. Nonostante tutto sembra che, grazie all’ispirazione data da SpaceX, abbia già realizzato un prototipo funzionante di Mechazilla, anche se una delle parti più complesse rimane il rientro propulsivo del primo stadio.
Il primo volo del razzo spaziale Yueqian dovrebbe essere fissato tra il 2025 e il 2026, a uno o due anni di distanza dalla fondazione. Se questo dovesse avvenire, sarebbe un risultato molto interessante. Secondo le prime informazioni il vettore avrà un’altezza di 75 metri e un diametro massimo di 4 metri. Le prestazioni dei propulsori a metano-ossigeno permetteranno di portare 10,5 tonnellate a 1000 km di quota e 6,3 tonnellate se il primo stadio dovesse essere recuperato.
Per Lunga Marcia 9 e Lunga Marcia 10 saranno impiegati altri sistemi
CAST (China Association for Science and Technology), che sta progettando i razzi spaziali Lunga Marcia 9 e Lunga Marcia 10 per le missioni lunari, ha intenzione invece di utilizzare un approccio diverso. Le versioni riutilizzabili dei due vettori utilizzeranno una soluzione basata su supporti e cavi d’acciaio che “intrappoleranno” il razzo spaziale una volta che questo arriverà in una zona d’atterraggio adatta o su una droneship.
Questo concetto era già stato proposto in passato ma attualmente non è stato utilizzato da altre società. Lunga Marcia 10 in versione non riutilizzabile sarà il vettore che porterà gli astronauti cinesi verso la Luna grazie alla capsula Mengzhou e al lander lunare Lanyue (che saranno lanciati con due razzi differenti).
Per quanto riguarda invece Lunga Marcia 9, si tratterà di un vettore pesante pensato per competere con Starship sul tema della completa riusabilità. A differenza di quanto annunciato in precedenza, il primo volo di questo razzo spaziale potrebbe essere intorno al 2030 anche se lo sviluppo dovrebbe proseguire fino al 2035, se tutto andrà come previsto.
Il sistema di cattura e supporto attraverso cablaggi permette anche in questo caso di non sviluppare supporti per l’atterraggio risparmiando peso che può essere invece investito nel carico utile. Un altro punto a favore è la stabilità nel caso si atterri su droneship non avendo necessità di sviluppare un sistema di aggancio come octagrabber di SpaceX (che blocca il razzo alla base dopo l’atterraggio).