C’erano davvero le lenti a contatto smart al Mobile World Congress?

La mia casella email è piena di inviti mirabolanti, soprattutto in vista delle fiere, quando arrivano da ogni parte inviti a visitare un certo stand con la ‘tecnologia che rivoluzionerà il nostro modo di vivere‘. Ogni tanto mi lascio incuriosire e fisso qualche appuntamento, cosa puntualmente successa anche a Barcellona durante il Mobile World Congress.

Quanto sono vicine le lenti a contatto smart?

Un appuntamento (quello con il televisore totalmente wireless, privo anche del cavo di alimentazione) è saltato, ma sono riuscito invece a passare da XPANCEO, una startup con sede a Dubai che promette di realizzare le prime vere lenti a contatto smart. La curiosità per vedere a che punto è la ricerca e sviluppo in questo settore era tanta… così come la strada che manca ancora da fare per arrivare anche solo ai primi prototipi.

Non che voglia sminuire il lavoro della compagnia – anzi su alcuni segmenti la ricerca pare molto interessante -, ma dalla promessa ‘Vieni a vedere la prima lente a contatto smart‘ al materiale presente al MWC24 esiste una distanza quasi siderale.

Al momento la compagnia sta sviluppando i diversi strati singoli delle lente a contatto e ne ha messi in mostra alcuni al booth. Uno strato con un micro display per visualizzare le informazioni e quello che dimostra la creazione di contatti con materiali conduttivi trasparenti e flessibili sono già praticamente pronti.

La startup dichiara di essere poi a buon punto anche su altri due strati: da un lato quello che integra delle micro batterie sottili e flessibili e dall’altro quello che invece cattura energia per la ricarica tramite micro celle solari. Le batterie, oltre che con le celle solari saranno ricaricabili anche con una stazione di ricarica apposita, mentre è ancora in fase embrionale la ricerca di sistemi alternativi di alimentazione, come il calore del corpo o il movimento dell’occhio.

La circuiteria dovrà poi prevedere anche bio-sensori, un processore e antenne per la trasmissione dei dati. Inoltre nel progetto nel progetto c’è anche l’integrazione di una fotocamera e di un’interfaccia neurale, per comandare le lenti a contatto ‘con il pensiero’. Da ultimo, le lenti saranno creabili in base alle prescrizioni oculistiche, sostituendo le lenti normali per chi già le indossa.

La strada è dunque molto lunga e i proclami dell’invito un po’ troppo ottimistici. XPANCEO resta comunque una realtà da tenere d’occhio, anche per capire lo stato della tecnologia, una di quelle che abbiamo sempre immaginato nei film di fantascienza, ma che tarda a divenire una realtà.