Canon e le strategie per un mercato fotocamere che vende l’8% di 10 anni fa

Abbiamo scritto recentemente di un’intervista rilasciata da un alto dirigente di Nikon dove venivano spiegati alcuni punti di vista in merito a mercato e strategie. Ora è il momento di Canon che, per voce di Takeshi Tokura (Managing Executive Officer della divisione Imaging globale), ha voluto dare il suo contributo alla discussione.

Nonostante i dati CIPA di Novembre 2020 mostrino una certa stabilità nelle vendite di fotocamere, non si può certo parlare di un mercato florido o addirittura in ripresa. Le società lo sanno bene e anche chi ha una posizione di vertice non può abbassare la guardia. Ecco cosa ha dichiarato Tokura durante l’intervista.

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La strategia di Canon e il mercato che si è ridotto di un ottova in 9 anni

La riduzione del mercato delle fotocamere, come scritto sopra, è stata significativa a livello globale. Si parla di una riduzione in volumi che ha portato il mercato a essere un ottavo se si considera il periodo che va dal 2010 al 2019. E nel 2020 si è aggiunta anche la pandemia di COVID-19 ad aggravare ulteriormente la situazione.

Tokura ha voluto sottolineare comunque che da Luglio 2020 c’è stata una parziale ripresa (testimoniata dai dati CIPA) dopo il crollo avuto nei mesi precedenti. Uno dei problemi che ha dovuto affrontare Canon è stato il suo ritardo nell’ingresso del mercato delle mirrorless, dove Sony invece è riuscita a cogliere la giusta tempistica per superare due brand storici nel settore della fotografia.

Parlando delle nuove soluzioni, non si può non sottolineare il successo della vendita di Canon EOS R5 che, nonostante qualche problema, ha dato prova delle potenzialità del marchio nipponico. Nonostante tutto la società punterà a una riduzione e a un’ottimizzazione delle spese e della produzione. Tokura non ha nascosto il fatto che le nuove fotocamere (ndr. non tutte) dovranno avere anche funzionalità video avanzate. Ci troveremo quindi davanti a prodotti sempre più multifunzione, con un aumento del valore aggiunto.

Si è passati poi da un’idea di fotocamere che dovesse essere “veloce, confortevole, di alta qualità dell’immagine” a una di “qualità dell’immagine piacevole” in quanto gli utenti sembrerebbero interessati sì alla qualità ma non necessariamente a spingersi oltre certi limiti. Probabilmente l’influenza deriva dal mezzo con il quale vengono visionate le immagini (i social per esempio).

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Un prodotto al quale si è potuta applicare questa filosofia è IVY REC, nata come prototipo e annunciata ufficialmente alla fine del 2019. Si tratta di una soluzione relativamente poco costosa, con una qualità d’immagine accettabile ma che è antiurto, impermeabile e compatta. Questo genere di prodotti, secondo Tokura, potrebbe permettere alla società di resistere all’onda degli smartphone. In ultimo, la società punterà sul B2B dove, anche grazie al 5G, ci sarà sempre più bisogno di sistemi di rilevazione ottica/visione ampliando le possibilità di vendita per i produttori.

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