Con il recente lancio di Starship e la nuova strategia per arrivare su Marte, il taglio al budget della NASA e il “cambio di rotta” sulla candidatura del prossimo amministratore dell’agenzia spaziale, il lancio della missione NS-32 di Blue Origin con un razzo spaziale New Shepard non ha avuto una grande attenzione mediatica a differenza di quanto accaduto con NS-31, dove le polemiche sono durate diversi giorni (anche a causa delle persone coinvolte).
Come per altre missioni suborbitali di questo tipo, anche per NS-32 si è seguito il medesimo profilo. Il razzo spaziale New Shepard e la capsula CC2.0-2 RSS First Step sono decollati alle 15:39 del 31 maggio (ora italiana) dal sito di lancio di Blue Origin che si trova nel deserto del Texas. A bordo erano presenti come passeggeri Gretchen Green, Paul Jeris, Jesse Williams, Jaime Aleman Healy, Aymette Medina Jorge e Mark Rocket.
La missione suborbitale NS-32 di Blue Origin
La missione ha avuto una durata complessiva di 10 minuti dal decollo all’atterraggio della capsula e non sono stati riscontrati problemi di sorta. Sia capsula che booster hanno superato la linea di Kármán, posta convenzionalmente a 100 km di quota e che segna l’inizio dello Spazio a livello internazionale.
Blue Origin riporta come, con la conclusione della missione NS-32, la società di Jeff Bezos abbia portato nello Spazio (ma non in orbita) 64 persone da quando sono iniziati i lanci con il vettore New Shepard, quattro delle quali hanno volato due volte. Non tutte le missioni prevedevano un equipaggio e, in alcuni casi, all’interno della capsula erano presenti solamente esperimenti scientifici per l’esecuzione di test in microgravità.
L’equipaggio era composto da diverse tipologie di persone. Tra queste troviamo un’insegnante STEM (Medina Jorge), una radiologa e ora esploratrice (Green), l’ex ambasciatore panamense negli Stati Uniti (Alemán), in imprenditore (Williams), un dirigente nel settore aerospaziale (Rocket) e un altro imprenditore (Jeris).
Phil Joyce (SVP di New Shepard) ha dichiarato “ringraziamo i nostri clienti per la fiducia riposta in noi e per aver dato loro l’opportunità di apprezzare la fragilità della Terra dall’alto, un’esperienza che trasforma davvero chi la vive. Non vediamo l’ora di vedere cosa farà il nostro straordinario equipaggio di questa esperienza. Sono orgoglioso della dedizione del nostro team nel rendere possibili questi momenti”.
Come in altri casi, questo genere di missioni non ha uno scopo prettamente scientifico ma è pensato come intrattenimento di tipo turistico. In generale con i soldi che la società riesce a raccogliere da queste operazioni è possibile finanziare altre attività più costose come la costruzione e lo sviluppo dei vettori New Glenn (atteso per questa estate il secondo lancio), dei lander lunari e altre soluzioni dedicate all’esplorazione spaziale. Inoltre alcune componenti presenti su New Shepard, come il propulsore BE-3PM è presente in versione modificata nel secondo stadio di New Glenn mentre altimetri e altre tecnologie saranno impiegate sui lander.