Assegnati i due astronauti per il test con equipaggio di Boeing CST-100 Starliner

Alla fine di maggio si è conclusa con successo la missione senza equipaggio della capsula Boeing CST-100 Starliner. Dopo molti soldi spesi e diversi ritardi finalmente la NASA può iniziare a pensare ad avere un’alternativa alle Crew Dragon di SpaceX per portare gli astronauti verso la Stazione Spaziale Internazionale. Avere un’opzione di backup è sempre stato preferibile per l’agenzia così da non dover più chiedere aiuto a Roscosmos (nonostante sia ancora in vigore lo “scambio di sedili”).

crew test boeing starliner

Dopo aver completato il test conosciuto come OFT-2 (Orbital Flight Test), la società statunitense e la NASA guardano in direzione del CFT (Crew Flight Test) ossia la prova con astronauti a bordo che consentirà la definitiva validazione dei sistemi. Una volta che questo avrà successo potranno essere assegnati equipaggi di routine per continuare a raggiungere la ISS (e in futuro le stazioni spaziali commerciali).

Gli astronauti che voleranno con la capsula Boeing CST-100 Starliner

Nel comunicato stampa della NASA si legge che attualmente sono previsti due astronauti assegnati al CFT e in particolare si tratta di Barry Wilmore (soprannominato “Butch”) e Suni Williams. Il primo sarà il comandante della missione mentre la seconda sarà pilota. Come astronauta di riserva ci sarà invece Mike Fincke che potrebbe comunque volare su future missioni. Tutti e tre ovviamente sono astronauti NASA anche se in futuro potrebbero volare su Boeing CST-100 Starliner anche quelli di ESA e JAXA, come già avviene ora per Crew Dragon.

boeing starliner

Reid Wiseman (a capo dell’ufficio astronauti al Johnson Space Center) ha dichiarato “Mike Fincke ha dedicato gli ultimi nove anni della sua carriera a queste prime missioni Boeing e Suni gli ultimi sette. Butch ha svolto un lavoro meraviglioso alla guida del team come comandante della navicella dal 2020. È stato fantastico vedere il viaggio di successo di Starliner verso la Stazione Spaziale Internazionale durante la missione Orbital Flight Test-2 (OFT-2) il mese scorso. Non vediamo l’ora di fare il tifo per Butch e Suni mentre volano la prima missione Starliner con equipaggio”.

Sempre stando a quanto dichiarato “una missione di breve durata con due astronauti collaudatori è sufficiente per soddisfare tutti gli obiettivi di test della NASA e Boeing per CFT”. Questi includono la capacità di Starliner di effettuare in sicurezza missioni operative con equipaggio da e verso la ISS. La durata della missione dovrebbe essere di circa due settimane, ma per esigenze operative o di sicurezza il periodo potrebbe essere esteso fino a un massimo di sei mesi (cosa comunque improbabile) e potrebbe esserci anche un terzo astronauta.

La missione CFT volerà ancora una volta su un razzo ULA Atlas V e questo vettore sarà impiegato anche per futuri lanci di questa capsula. Formalmente invece questo razzo spaziale è invece ritirato per altre tipologie di lanci.

Sarà invece Jeanette Epps che prenderà parte alla missione Starliner-1 (il corrispettivo di Crew Dragon per SpaceX), ossia la prima missione ufficiale dopo CFT (quest’ultima è il corrispettivo di Demo-2). Nel caso Boeing CST-100 Starliner non fosse effettivamente pronta al lancio, Epps volerà su Crew Dragon.

A inizio giugno 2022 la NASA ha anche annunciato di aver comprato cinque ulteriori lanci con Crew Dragon di SpaceX, anche se l’idea è quella di alternare i lanci con Boeing CST-100 Starliner. Steve Stich (NASA commercial crew program manager) ha dichiarato “è fondamentale completare lo sviluppo di Starliner senza un’eccessiva pressione sul programma mentre lavoriamo per posizionare sia Boeing che SpaceX per operazioni sostenibili negli anni a venire”.

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