Secondo il Financial Times, Arm ha in programma di introdurre quest’anno un chip completo per server. La base di questo chip sarebbe personalizzabile e Meta dovrebbe essere uno dei primi clienti. La notizia ha portato il titolo Arm a salire di oltre il 6% nelle scorse ore.
Da tempo si mormora che l’azienda britannica, nelle mani di SoftBank, punti a cambiare il suo modello di business, finora legato prettamente alle licenze. Arm, infatti, progetta core che i suoi clienti possono usare così come sono per creare SoC completi, oppure che possono modificare per i loro scopi.
Arm è storicamente conosciuta come la “Svizzera dei semiconduttori“, una reputazione legata al fatto che finora è stata neutrale, offrendo le sue architetture a tutti, indistintamente, e senza entrarvi in concorrenza.
A differenza di realtà come Intel e AMD, che progettano e commercializzano chip completi, Arm finora si è tenuta alla larga da quel modus operandi, ma le cose starebbero per cambiare.
L’azienda guidata da Rene Haas dovrebbe presentare il suo primo chip in estate, aprendosi a nuovi scenari di mercato, entrando in competizione diretta con i propri clienti. L’obiettivo è chiaramente imprimere una svolta ai ricavi.
Secondo persone vicine ai piani della società, il lancio di un chip completo è solo il primo passo di una strategia più complessa legata all’intelligenza artificiale messa in campo dal fondatore di SoftBank, Masayoshi Son.
Il mese scorso, Son ha presentato il Progetto Stargate, una nuova società (di cui è presidente) che intende investire 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni per costruire nuove infrastrutture di calcolo per OpenAI negli Stati Uniti.
I finanziatori iniziali di Stargate sono SoftBank, OpenAI, Oracle e MGX. SoftBank e OpenAI sono i partner principali di Stargate, con SoftBank che ha la responsabilità finanziaria e OpenAI quella operativa. Arm, Microsoft, NVIDIA, Oracle e OpenAI sono i principali partner tecnologici iniziali.
Un altro passaggio importante per rendere Arm un fornitore di chip completi potrebbe essere l’acquisizione di Ampere, progettista di chip suArm per server, per cui SoftBank sarebbe pronta a investire circa 6,5 miliardi di dollari.