Apple Vision Pro, i pentiti dell’acquisto: i pareri raccolti dal Wall Street Journal

A poco più di un anno dal debutto di Apple Vision Pro negli Stati Uniti, il Wall Street Journal ha raccolto i pareri di alcuni utenti non del tutto soddisfatti, che hanno addirittura espresso rammarico nell’aver acquistato il visore mixed reality della Mela.

Il Journal cita vari riscontri e pareri di chi ha acquistato con entusiasmo il caschetto di Apple, per poi trovarsi velocemente deluso dalla poca praticità del dispositivo. Quello che in particolare sembra essere un filo conduttore dell’insoddisfazione è in particolare il peso di Apple Vision Pro, che rende un utilizzo prolungato piuttosto difficile andando ad affaticare velocemente i muscoli del collo.

Tra gli intervistati dal Journal c’è chi afferma di dover sospendere l’utilizzo dopo circa 20-30 minuti, anche per via di uno sbilanciamento frontale che rende le sessioni poco confortevoli. Sempre per lo stesso motivo altri lo ritengono impratico per la visione di film o contenuti di lunga durata, per quanto sia apprezzata la sensazione di immersività che Vision Pro offre quando usato per la fruizione di opere particolari.

Anche l’utilizzo in viaggio non è risultato agevole per alcuni, che lamentano sia l’ingombro del dispositivo nel bagaglio a mano (quando portato a bordo di un aereo), sia le “occhiatacce” ricevute da altri passeggeri, sia l’essere scambiato per qualcuno che sta schiacciando un pisolino.

Poca soddisfazione anche per chi ha cercato di rivendere “un oggetto che stava solo accumulando polvere”, a fronte della forte svalutazione sul mercato dell’usato. Il Journal riporta inoltre l’osservazione di un altro utente che ha notato come a seguito dell’evento celebrativo di lancio, presso l’Apple Store 5th Avenue a New York e con la presenza di Tim Cook, molti utenti erano stati avvistati con il visore indosso in luoghi pubblici, con un entusiasmo che tuttavia è scemato rapidamente nelle settimane successive.

Per quanto commercializzato liberamente, seppur solo in alcuni mercati, il prezzo e la produzione limitata ne fanno probabilmente più uno strumento dedicato a sviluppatori interessati al mondo della realtà virtuale e mista, invece che un dispositivo di elettronica di consumo. E, pur su un piano completamente differente, è anche lecito immaginare che con questa prima versione di Apple Vision Pro la Mela abbia adottato un approccio simile a quello che fu con Apple Watch, che solo nelle generazioni successive alla prima ha potuto trovare una sua reale identità.

Al momento i piani di sviluppo di una seconda generazione di Vision Pro sembrano essere sospesi, con Apple che si sarebbe concentrata sulla realizzazione di un aggiornamento “incrementale”, con l’adozione del chip M5 e una leggera rivisitazione estetica, il tutto allo scopo di smaltire le scorte dei componenti. Questa versione dovrebbe arrivare sul mercato a cavallo tra la fine dell’anno e il 2026, con un prezzo inferiore e prestazioni migliorate, ma probabilmente senza nessuna particolare strategia di “ecosistema” a corredo che coinvolga anche visionOS.