Apple testa il chip M3 Max: 40 core GPU e 16 core CPU. Nei MacBook Pro del 2024

Il chip Apple M3 Max di prossima generazione è attualmente in fase di test da parte di Apple, stando a quanto riportato dal giornalista Mark Gurman di Bloomberg. Questo processore dovrebbe andare a sostituire l’attuale M2 Max e farà il suo debutto l’anno prossimo a bordo dei nuovi modelli di MacBook Pro. Nei giorni scorsi Gurman aveva già condiviso alcune informazioni riguardanti le operazioni di test del chip M3 per il sistema Mac mini.

La presenza del chip M3 Max è stata individuata nei log di test da uno sviluppatore Mac di terze parti. Da questi emerge che il processore avrà una GPU da 40 core ed una CPU da 16 core, con 12 core ad alte prestazioni e 4 ad efficienza energetica. Per fare un confronto, il chip M2 Max monta una CPU 12-core e una GPU 38-core. Nei test è stata rilevata anche la presenza di 48GB di memoria, anche se è probabile che nella versione definitiva saranno disponibili configurazioni con più RAM, considerando che l’attuale MacBook Pro arriva fino a 96GB.

L’M3 Max dovrebbe essere realizzato con processo produttivo a 3 nanometri, il che comporterà miglioramenti in termini di velocità ed efficienza rispetto all’M2 Max. Apple sta testando il chip su un MacBook Pro di fascia alta non ancora annunciato, con nome in codice “J514”.

L’M3 Max rappresenterà la punta di diamante di una linea di chip M3 che comprenderà anche le versioni M3 e M3 Pro. Queste ultime avranno specifiche inferiori, con l’M3 dotato di CPU 8-core e GPU 10-core, e l’M3 Pro con CPU 12-core e GPU 18-core.

I primi Mac con chip M3 dovrebbero debuttare ad ottobre, probabilmente MacBook Pro 13″ e MacBook Air. Per vedere l’M3 Max a bordo dei MacBook Pro 14″ e 16″ bisognerà invece attendere il 2024. Del resto Apple ha presentato i MacBook Pro con chip M2 Pro e M2 Max a gennaio 2023, di conseguenza le indiscrezioni sui test della generazione M3 sono del tutto verosimili. Si tratta di tempistiche coerenti con il ciclo di aggiornamento dei chip Apple Silicon, considerando che l’attuale linea M2 è stata presentata circa un anno e mezzo dopo i primi M1.