Apple: è record di servizi e i risultati sono migliori del previsto. Vendite in calo dell’1,4%

Apple ha annunciato nel corso della serata di ieri i risultati del terzo trimestre dell’anno fiscale 2023, che si è concluso lo scorso 1° luglio. Nel periodo in esame la Mela è riuscita a raccogliere un fatturato trimestrale di 81,8 miliardi di dollari, in flessione dell’1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e un utile per azione diluita di 1,26 dollari, che vede un cospicuo aumento del 5% su base annua. Il record in questo caso è quello che arriva dai servizi con oltre 1 miliardo di abbonamenti a pagamento raggiunti durante il trimestre.

“Siamo lieti di annunciare che abbiamo registrato un record di entrate di tutti i tempi nei servizi durante il trimestre di giugno, trainato da oltre 1 miliardo di abbonamenti a pagamento, e abbiamo visto una forza continua nei mercati emergenti grazie alle robuste vendite di iPhone”, ha affermato Tim Cook, CEO di Apple. “Dall’istruzione all’ambiente, continuiamo a promuovere i nostri valori, sostenendo al tempo stesso l’innovazione che arricchisce la vita dei nostri clienti e lascia il mondo migliore di come l’abbiamo trovato”.

Apple: vendite e profitti che superano le previsioni

Apple ha comunque riportato un trimestre positivo con vendite e profitti che hanno aumentato le aspettative di Wall Street pur considerando un calo delle vendite di iPhone che però sono state di contro sostenute da quelle avvenute in Cina che hanno tenuto decisamente il passo. Apple ha comunque fatto man bassa nei servizi con il risultato da record per la trimestrale con oltre 1 miliardo di abbonamenti che divengono dunque sempre più fondamentali da Apple TV+ ad Apple Music passando anche per iCloud.

Snocciolando i risultati saltano all’occhio le vendite scese dell’1,4%, terza flessione consecutiva nelle revenue. Gli utili come detto però sono saliti del 5% con i profitti netti aumentati del 2% a 19,88 miliardi di dollari. In questo caso dunque le vendite di iPhone hanno leggermente mancato le stime degli analisti. Il segmento dei servizi è tuttavia cresciute dell’8% su base annua, più del 6,1% atteso, a 21,21 miliardi di dollari. Flessioni peggiori dei pronostici invece oltre che per iPhone (-2% a 39,67 miliardi) sono arrivati anche per Mac (-7% a 6,84 miliardi) e iPad (-20% a 5,79 miliardi).

A livello di suddivisione territoriale delle vendite troviamo qualche informazione in più e a dimostrare che il principale calo di fatturato è avvenuto sul mercato americano (comprendente USA, Canada e l’America Latina) che fa segnare un -5,6%. Gli altri mercati risultano invece essere in leggero calo o in lievissima crescita, in particolare quello dell’Europa (+4,5%) e della regione Asia/Pacific escluso il Giappone. La Cina fa segnare un bel balzo positivo da +7,3%. I confronti, lo ripetiamo, sono sempre con lo stesso trimestre del 2022. 

Il direttore finanziario Luca Maestri ha inoltre anticipato che il giro d’affari potrebbe diminuire ancora nel trimestre in corso. Il titolo ha ceduto il 2% nel dopo mercato anche se resta in rialzo di 52% da gennaio. Apple oltretutto continua a voler innovare e per il futuro la scommessa si chiama Vision Pro per la realtà aumentata e virtuale. In questo caso, Tim Cook, ha voluto snocciolare qualche dato in più e soprattutto ha voluto dichiarare come la spesa per la ricerca e lo sviluppo abbiano raggiunto i 22,61 miliardi di dollari per l’anno fiscale ossia circa 3,12 miliardi di dollari in più rispetto al 2022.

Lo stesso Cook ha voluto dire la sua anche sul futuro nell’Intelligenza Artificiale di Apple sottolineando proprio che l’aumento della spesa sulla ricerca e lo sviluppo è stato in parte guidato dal lavoro degli ingegneri di Apple proprio sull’Intelligenza Artificiale generativa ossia lo stesso campo che sta guidando la spesa di altre grandi aziende tecnologiche.

Da anni conduciamo ricerche su un’ampia gamma di tecnologie di intelligenza artificiale, inclusa l’IA generativa. Continueremo a investire, innovare e far progredire responsabilmente i nostri prodotti con queste tecnologie per aiutare ad arricchire la vita delle persone”, ha affermato Cook. ”Ovviamente, stiamo investendo molto e ciò si palesa nella spesa per ricerca e sviluppo”. Insomma la sfida a ChatGPT, Bing e Google Bard è appena iniziata.