Mentre la scadenza del 5 aprile per la cessione di TikTok si avvicina molto rapidamente, dall’altra parte cresce la preoccupazione per le possibili conseguenze su giganti tech come Apple, Google e Oracle. Nelle scorse ore, tre senatori democratici hanno lanciato l’allarme in una lettera al presidente Trump.
Come sappiamo, il destino di TikTok negli Stati Uniti è ancora incerto a soli 10 giorni dalla scadenza del 5 aprile, data entro la quale la popolare app di video brevi dovrebbe essere ceduta a un’azienda americana o affrontare un divieto totale nel paese.
TikTok nel limbo: giganti tech rischiano multe astronomiche per ordine esecutivo di Trump
Nel dettaglio, in una lettera inviata lunedì al presidente Trump, tre senatori democratici – Edward Markey (Massachusetts), Chris Van Hollen (Maryland) e Cory Booker (New Jersey) – hanno espresso forte preoccupazione per la gestione della questione TikTok da parte dell’amministrazione trump. I senatori hanno avvertito che l’approccio attuale potrebbe esporre aziende come Apple, Google e Oracle a “rovinose responsabilità legali” per un importo che potrebbe raggiungere gli 850 miliardi di dollari.
Al centro della vicenda e della lettera c’è la decisione di Trump di estendere la scadenza per il disinvestimento di TikTok dal 19 gennaio al 5 aprile attraverso un ordine esecutivo, anziché utilizzare il meccanismo di proroga di 90 giorni previsto dalla legge. Tutto ciò ha creato una situazione di incertezza legale, con le aziende che rischiano pesanti sanzioni se continuano a fornire servizi a TikTok dopo la scadenza.
La soluzione proposta dai repubblicani per salvare TikTok, Apple, Google e Oracle
“È inaccettabile e impraticabile che la vostra Amministrazione continui a ignorare i requisiti della legge”, hanno scritto i senatori nella loro lettera a Trump. “Questa non applicazione prescritta del divieto di TikTok non era solo illegale, ma sollevava anche seri dubbi sul futuro di TikTok”.
La legge in questione, nota come “Protecting Americans’ Data from Foreign Adversaries Act”, impone sanzioni fino a 850 miliardi di dollari alle aziende che facilitano le operazioni di TikTok negli Stati Uniti dopo la scadenza del divieto. Ovviamente, le sanzioni includerebbero Oracle per i servizi cloud e Apple e Google per la distribuzione dell’app nei loro store.
Seppur l’ordine esecutivo di Trump promette di non applicare la legge per 75 giorni, i senatori hanno sottolineato che il termine di prescrizione per le violazioni è di cinque anni. Ciò significa che anche se le aziende si sentissero al sicuro ora, una futura amministrazione potrebbe comunque perseguirle legalmente.
La situazione è ulteriormente complicata dalle voci di un possibile accordo tra l’amministrazione Trump e Oracle, che vedrebbe quest’ultima acquisire una piccola quota di TikTok e garantire la sicurezza dei dati degli utenti americani. Ma anche qui, i senatori hanno avvertito che un tale accordo “quasi certamente non soddisferebbe i requisiti della legge in merito a una cessione qualificata”.
Di fronte a questa situazione critica, i senatori propongono una soluzione: collaborare con il Congresso introducendo l’Extend the TikTok Deadline Act, che sposterebbe la scadenza al 16 ottobre 2025. I repubblicani al Senato hanno però bloccato il passaggio di questa proposta, almeno per ora.
“Indipendentemente dal tuo approccio, la strada per salvare TikTok dovrebbe passare per Capitol Hill”, scrivono i senatori nella loro lettera, esortando Trump a lavorare con il Congresso per trovare una soluzione che mantenga TikTok operativo negli Stati Uniti senza violare la legge.