Secondo quanto segnalato dall’utente Twitter Kepler_L2 e riportato da Videocardz, AMD ha aggiornato il repository LLVM su GitHub per un miglior supporto alle future schede video basate su architettura RDNA 3, internamente nota anche come GFX11. Tra le novità appaiono le istruzioni WMMA (Wave Matrix Multi-Accumulate), usate per l’elaborazione dei dati da parte degli algoritmi di machine learning.
Le istruzioni WMMA sembrerebbero implicare la presenza nell’architettura RDNA 3 di unità hardware dedicate alla gestione dell’upscaling, al pari dei Tensor Core delle GPU GeForce RTX 2000 e 3000 di NVIDIA. Al momento però non ci sono altre informazioni, e quindi il tutto va preso con le dovute precauzioni.
Dopo l’importante miglioramento dell’FSR con il passaggio alla versione 2.0, AMD sembrerebbe aver obiettivi ancora più ambiziosi con l’FSR 3.0. Tuttavia, una domanda sorge spontanea: come inciderà questa scelta sull’utilizzo di FSR da parte degli sviluppatori? Uno degli aspetti che ha segnato il successo di FSR riguarda soprattutto la compatibilità, in quanto non richiedendo hardware dedicato (a differenza del DLSS di NVIDIA) ed essendo open source, ha permesso un’integrazione molto più semplice oltre che maggiore accessibilità per gli utenti.
Non a caso l’adozione di FSR è stata il doppio più rapida rispetto a quella del DLSS. Nel caso in cui anche AMD dovesse passare a un’implementazione vincolata a unità hardware dedicate, i vantaggi sottolineati potrebbero svanire.
Staremo a vedere, non è da escludere che FSR continui a rimanere agnostico, non va infatti dimenticato che XeSS di Intel si preannuncia in grado di sfruttare le unità XMX delle GPU Alchemist e, tramite un’apposita istruzione, funzionare anche sulle GPU concorrenti.