All’aeroporto di Fiumicino il più grande sistema di accumulo italiano con batterie EV usate

Nissan, Stellantis, Mercedes-Benz ed Enel, in collaborazione con l’Aeroporto di Fiumicino, hanno annunciato la realizzazione del più grande sistema di accumulo stazionario basato sul progetto Second Life, ovvero sull’utilizzo di batterie usate per veicoli elettrici. L’infrastruttura consentirà di accumulare l’energia solare e renderla disponibile per le attività aereoportuali 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

Come scritto da ADR (Aeroporti Di Roma), il sistema “dona nuova vita a batterie ormai inutilizzabili nel settore automobilistico, ma che rimangono di grande valore per le applicazioni stazionarie“.

Secondo quanto dichiarato dalle società, Stellantis ha contribuito con 78 unità per la piattaforma eCMP dedicata alle auto di segmento B per un totale di 3,9 MWh. Nissan, invece, ha partecipato con 84 moduli per Nissan Leaf per un totale di 2,1 MWh di capacità. I restanti moduli dei 762 totali dovrebbero provenire da Mercedes-Benz.

Il gruppo italo-francese afferma che il progetto “è stato uno dei più importanti per Stellantis negli ultimi due anni, inserito nel piano di attività di ‘Second Life’ che integra altre attività di economia circolare sulla gestione delle batterie dei veicoli elettrici, come la rigenerazione e la riparazione, al fine di estenderne il più possibile la vita prima di avviarle al riciclo“.  

Si tratta di un’applicazione molto interessante poiché le batterie non più in grado di offrire lo spunto e le prestazioni richieste da un motore, riescono ad ottenere fino a 10-15 anni di vita in più come accumulatori stazionari con il solo scopo di immagazzinare energia. Questo porta con sé diversi vantaggi, in primis sul piano ambientale dato che si riduce la necessità di riciclare tali batterie.

Tuttavia, va anche sottolineato che il costo degli accumulatori tende costantemente a ridursi e, con l’arrivo di nuove tecnologie e la necessità di raccogliere la maggiore quantità possibile di materie prime, l’utilizzo di batterie “Second Life” al posto di quelle nuove risulta sempre meno conveniente.

Nel frattempo, ADR sostiene che l’adozione di sistemi di accumulo basato su batterie “Second Life” sia un fenomeno in crescita. Con l’aumento del trasporto elettrico e della richiesta di EV, sarà inevitabile ritrovarsi con fondi di magazzino e batterie sostituite che potrebbero rivelarsi un’ottima risorsa prima di essere trasformati in massa nera.