Alfa Romeo Junior Veloce, test drive in pista: 280 CV che divertono davvero

Alfa Romeo ha involontariamente (più o meno…) fatto parlare molto di sé con la questione del cambio di nome della neonata Milano. Una diatriba con il governo italiano che ha generato clamore, che però, a dire il vero, dopo poche settimane si sta velocemente spegnendo.

Passato dunque questo punto, e assodato che dovremo scordarci del vecchio nome, la Alfa Romeo Junior si prepara ad entrare sul mercato. Lo farà con la solita ricetta che abbiamo visto di recente sulla stessa piattaforma, la e-CMP2, ovvero versione elettrica affiancata da una ibrida. Ma questa volta il Biscione ha voluto cambiare un po’ le carte in tavola, aggiungendo anche una top di gamma mai vista nella serie di B-SUV Stellantis.

Parliamo della Junior in versione denominata Veloce, che porta ad un altro livello la motorizzazione elettrica, o almeno questa era la promessa di Alfa Romeo. Fino a qui però la piattaforma e-CMP non aveva brillato per prestazioni e sportività, nemmeno quando al nome di una delle vetture si affiancava la sigla GT. C’era quindi timore  che questa Alfa Romeo fosse l’ennesima storia autoreferenziale, con pochi contenuti. Ecco il video di come è andata la giornata di test:

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La casa di Arese ci ha creduto fin da subito, portandoci nientemeno che sul campo di prova di Balocco, e non per un giro “turistico”, ma aprendo gli accessi dei tratti più guidati e veloci. Lo stesso ottimismo si è notato durante la conferenza stampa, con la promessa di avere un bel sorriso sulle labbra dopo il test drive. Ma da cosa derivava tutta questa sicurezza? In primo luogo dal motore elettrico, sempre prodotto insieme a Nidec, che è migliorato rispetto ai primi dati, arrivando a 203 kW, 280 CV, con 345 Nm di coppia. E finalmente anche una velocità massima non stroncata, fino a 200 km/h. Il tutto con la solita batteria Stellantis, che rende disponibili circa 50 kWh, per 410 km di autonomia massima secondo il ciclo WLTP.

Ma per rendere un’auto sportiva e divertente da guidare non basta un motore più potente delle altre versioni, ed è qui che Alfa Romeo ha lavorato di più. Il team ha ricevuto una sorta di via libera dal gruppo, che ha messo a disposizione tutte le tecnologie compatibili con la piattaforma, ed ha lasciato a Domenico Bagnasco ed ai suoi uomini le decisioni finali, senza badare troppo ai costi. Quindi abbiamo sospensioni ribassate con doppia camera idraulica, impreziosite da barre antirollio dedicate. Ma il tocco in più è sicuramente il differenziale autobloccante meccanico di tipo Torsen-D, un componente di ultima generazione, super compatto (lo vedete nel nostro video), e con capacità di bloccaggio in trazione e rilascio, rispettivamente del 36 e 34%. Chiude il cerchio lo sterzo molto diretto, con scatola sterzo dedicata, rapporto 14,6:1.

Alfa Romeo Junior Veloce

Il resto è tutto abbastanza familiare, con la console centrale a cui siamo abituati, e che racchiude tutti i controlli principali, questa volta anche il pulsante di accensione. La strumentazione dietro il volante ha la solita forma a cannocchiale, ma è ovviamente completamente digitale. Il display centrale invece, rispetto ad altre sorelle del Gruppo, è più in basso, incastonato nel mezzo del cruscotto, quasi a voler liberare la vista sulla strada. Molto belli i sedili, dalla forma tipicamente sportiva, con elementi laterali contenitivi, e poggiatesta integrato. Una scocca sedili che ruba un po’ di spazio al posteriore, ma l’auto è forse indirizzata più a single o giovani coppie. Il bagagliaio comunque si difende, con circa 400 litri di spazio utile, a cui si aggiunge (finalmente!) un piccolo frunk, dedicato al cavo di ricarica AC.

Alfa Romeo Junior Veloce

Venendo al lato più pratico, e interessante, ovvero il test drive, partiamo dalla fine: questa Junior Veloce funziona, convince, diverte, quasi un risultato inatteso. Una compatta Stellantis veloce, con potenza (vera e che si scarica bene a terra), velocità, aspetto accattivante e, soprattutto, comportamento quasi perfetto. L’ottimismo della presentazione lo abbiamo compreso appena abbiamo iniziato a spingere di più sull’acceleratore, nelle curve del tracciato Langhe, eccezionalmente aperto alla stampa, e poi ancora di più nell’Alfa Romeo Track, un vero tracciato dove abbiamo (nei limiti imposti dalla pace car) messo di più alla prova la Veloce.

Alfa Romeo Junior Veloce

La trazione anteriore, vero dubbio della vigilia, non tradisce. Il frontale non si alleggerisce nei cambi di direzione, assicurando aderenza e direzionalità immediate. Il lavoro del differenziale si sente tantissimo, soprattutto in uscite di curva, dove “tira” verso la corda, e permette di accelerare in pieno senza soffrire di sottosterzo. Al posteriore non c’è la struttura multilink, ma la spiegazione è che con il ponte torcente l’auto lavora meglio, permettendo una migliore traiettoria. Non abbiamo potuto provare il prototipo multilink, ma la bontà della scelta è reale, e lo abbiamo visto. Sicuramente l’aderenza è merito anche dei cerchi da 20″, gommati 225/40 con Michelin Sport EV.

Un’altra cosa insolita, successa durante questa prova, è che questa vettura ha messo d’accordo tutti. Addetti ai lavori, giornalisti, influencer, ex-piloti, tutti con le stesse sensazioni positive, e con gli stessi riscontri dopo il test drive. Con questa auto Alfa Romeo ha dimostrato che con il giusto lavoro anche le piattaforme all’apparenza più anonime, possono dare di più. È chiaro, per farlo dovrà proporre un’auto che supererà i 48.000 euro non appena sarà disponibile (fine anno, inizio 2025), ma che regalerà davvero gli stessi sorrisi che abbiamo avuto noi a fine giornata.