AeroTaxi, a che punto siamo in Italia? Roma e Milano in prima linea

Il convegno finale dell’Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata del Politecnico di Milano regala sempre una fotografia aggiornata di questo settore in perenne trasformazione e permette anche di dare uno sguardo alle sfide future, direttamente dalla voce dei protagonisti.

Droni: il 2024 è l’anno del consolidamento

Osservatorio Droni e Mobilità Aerea Avanzata del Politecnico di Milano Mercato 2024

Nel 2023 si è confermata la dinamica tipica di un mercato in fase di consolidamento, con un numero di imprese in calo – sono oggi 664 le aziende che operano nel mondo dei droni in Italia -, ma con un valore in salita, che ha raggiunto il volume di 145 milioni di euro, confermando una crescita a due cifre (+23%). Per la prima volta dalla nascita dell’Osservatorio, oltre alla classica categoria ‘Aerial Operation‘ ha cominciato a cubare fatturato anche la categoria Innovative Air Mobility & Delivery, che raggruppa il segmento dedicato ai sistemi di consegna via drone e al trasporto persone.

Il valore di questo mercato è al momento piccolo (4 milioni di euro) e legato solo a piattaforme hardware (velivoli e payload) dedicate alla consegna di merci tramite droni: non ci sono quindi al momento servizi commerciali attivi in questo settore in Italia, sebbene siano in atto diverse sperimentazioni. Sono però 32 le aziende italiane che operano nel settore e sono diverse le sperimentazioni attive. In particolare in questo segmento c’è grande interesse nel campo del trasporto medicale e di organi, come alternativa al congestionato trasporto su strada e al ben più complesso trasporto via elicottero.

Advanced Air Mobility: il taxi volante è sempre più vicino

Dal convegno è emerso un grande interesse da parte di tutta la filiera nei confronti dei servizi di mobilità avanzata e innovativa legati al trasporto persone. Nel mondo ci sono diversi progetti attivi in questo segmento, anche se ben il 72% è al momento solo allo stadio di annuncio, mentre il restante 28% è in fase di sperimentazione, con nessun servizio commerciale già attivo.

L’Europa è il cuore pulsante della mobilità aerea legata alle persone: sono ben 38 i progetti attivi nel vecchio Continente, a fronte di 25 nelle Americhe, 22 in Asia e 6 in Oceania. Nel 2024 sono previsti in avvio 16 nuovi progetti. Anche l’Italia gioca un ruolo da protagonista, con ben 6 progetti attivi, di cui 3 partiti nel corso del 2023. Le città interessante sono Milano, Roma, Venezia, Torino, Bologna e Firenze.

AeroTaxi Advanced Air Mobilty Parigi Olimpiadi

Sono soprattutto i grandi eventi a fare da traino per lo sviluppo di nuove modalità di mobilità che vadano al di là di quella bidimensionale (su strada e rotaia) e che abbraccino anche la terza dimensione, librandosi in aria.

Per le Olimpiadi di Parigi è in stadio molto avanzato il progetto che prevede 5 vertiporti (4 in siti aeroportuali e 1 presso la gare d’Austerlitz), 3 rotte di servizio e 2 rotte panoramiche. Le rotte di servizio vogliono rappresentare un’alternativa ad auto, bus e treni per spostare persone tra i vari aeroporti e la città (in particolare un vertiporto servirà il villaggio giornalisti), mentre le rotte turistiche panoramiche, in particolare quella su Parigi, sarà un modo per portare all’attenzione del grande pubblico i nuovi servizi di mobilità aerea.

AeroTaxi per il Giubileo a Roma e le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina

AeroTaxi Advanced Air Mobilty Giubileo di Roma 2025 Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026

In Italia i progetti attivi prevedono di creare collegamenti tra l’aeroporto e la città in occasione del Giubileo di Roma 2025 e dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026.

In tutti i casi sono diverse le sfide da affrontare. In primis tutti stanno attendendo la certificazione dei velivoli, con Volocity di Volocopter in prima linea in diversi progetti attivi. In tutti i casi si parla di eVTOL (electric vertical take-off and landing – velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale) e tra i driver troviamo anche la sostenibilità. Rispetto ai viaggio a benzina o diesel di auto e bus e a carburante aeronautico nel caso degli elicotteri, l’utilizzo di velivoli elettrici dovrebbe contribuire a diminuire le emissioni. A questo proposito una sfida è anche quella di creare un’infrastruttura di ricarica con energia da fonti rinnovabili.

C’è poi il grosso tema dell’accettabilità sociale. In questi anni l’uso dei droni è stato spesso associato all’abusivismo e a normative che ‘inseguivano’ uno sviluppo molto veloce, creando grande preoccupazione in chi metteva insieme le parole drone e trasporto persone. In realtà il quadro normativo per tutte le sperimentazioni è molto preciso e stringente e la sicurezza è al primo posto. Altri sono preoccupati dalle possibili problematiche legate al rumore e agli spostamenti d’aria, ma anche in questo caso i moderni eVTOL hanno fatto grandi passi in avanti e non hanno i livelli di rumorosità tipici degli elicotteri, anche grazie alla propulsione diffusa elettrica.

AeroTaxi Advanced Air Mobilty tipologie eVTOL

Come ai tempi di carrozze e cavalli le prime auto erano viste come mostri metallici pericolosissimi, tra pochi anni probabilmente vedere un ‘drone’ che trasporta persone sarà comune quanto vedere oggi un pulmino. Al momento sono circa 480 i velivoli in via di sviluppo, senza che una tecnologia particolare abbia avuto la meglio: il 34% sono aeromobili a spinta vettoriale, il 27% multicotteri, il 21% ibridi a decollo verticale e volo planato, ma c’è anche una piccola porzione (il 18%) di soluzioni particolari, come le Hover Bike, le moto volanti.

A livello di sviluppo il 39% dei progetti è allo stadio di prototipazione, l’8% in produzione finale e il 5% è già sul mercato come prodotto commerciale.

Per l’Italia c’è una piccola sfida in più rispetto a molte città a livello globale, ma che può anche essere vista come un’opportunità importante: una città come Parigi potrà sfruttare per i voli eVTOL le rotte già stabilite per i servizi di trasporto commerciale via elicottero, mentre sulle nostre città queste sono assenti, con il traffico elicotteristico rappresentato per la quasi totalità dai trasporti sanitari. Ripensare la mobilità urbana comprendendo anche i droni per trasporto persone può essere l’occasione per colmare questa lacuna. Va inoltre pensato che la mobilità aerea urbana sarà pensata non come la sostituta di alcuni servizi, ma come alternativa complementare per alleggerire alcuni di essi, ad esempio per eliminare alcuni viaggi aeroporto/centro oggi effettuati tramite auto NCC, potendo contare in più su alimentazione elettrica e non basata su carburanti fossili.