A che punto siamo con EUDI Wallet, il sistema europeo per l’Identità digitale?

EUDI Wallet è il Portafoglio di Identità Digitale Europeo, un progetto della Commissione Europea che punta a dotare ogni cittadino, residente e impresa dell’Unione di un’identità digitale sicura, interoperabile e volontaria, entro il 2030. 

Un passo avanti significativo, che semplificherà le comunicazioni fra i cittadini e le Pubbliche Amministrazioni dei vari Paesi, riducendo anche la burocrazia. Burocrazia che, come sappiamo, è una delle spine nel fianco dell’Italia, che però su questo fronte si sta muovendo bene: con IT Wallet, la soluzione italiana già attiva dai primi mesi del 2025, l’Italia ha infatti battuto sul tempo tutti gli altri Stati Membri.

EUDI Wallet: tutti i Paesi UE dovranno adottarlo entro il 2030. Ma qualcuno gioca d’anticipo

Iniziamo col dire che EUDI Wallet non sarà l’ennesima applicazione da installare sullo smarphone. Si tratta di uno standard al quale dovranno aderire le singole applicazioni di ogni Paese, nel nostro caso IT Wallet, che ha oggi conta già 11,8 milioni di utenti attivi e conta sul supporto di oltre 15.800 enti pubblici integrati e più di 350.000 servizi già accessibili.

eu digital wallet

A oggi sono 17 gli Stati che hanno già rilasciato prime versioni prototipali di Wallet compatibili con le attuali regole Europee: l’Italia, come già detto, ma anche Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Svezia e Ucraina.

Va sottolineato come il portafoglio europeo conterrà un’identità elettronica riconosciuta a livello UE. Il sistema rimane sotto il controllo dell’utente, che potrà gestire in modo sicuro la propria identità digitale, e consentirà un accesso fluido ai servizi sia pubblici che privati, online e offline, in tutta l’UE. Quando la soluzione sarà a regime, sarà possibile muoversi e accedere a vari servizi pubblici all’interno di tutti Paesi UE senza dover avere con sé documenti fisici, utilizzando solo le versioni digitali.

Quali sono i passi successivi? Già nel 2026 si prevede l’introduzione all’interno di IT Wallet di nuovi casi d’uso, fra cui il controllo di documenti fisici tramite verifica digitale. Non solo: in futuro sarà sufficiente l’identità digitale europea per aprire conti bancari, accedere alle prestazioni di sicurezza sociale, rivendicare le prescrizioni mediche, iscriversi all’Università, effettuare i check-in negli alberghi e anche noleggiare automobili.

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L’obiettivo, quindi, è quello di dematerializzare i documenti. Le copie fisiche probabilmente rimarranno valide ancora a lungo, ma poter contare su versioni digitali è un deciso passo avanti nella semplificazione dei processi burocratici. E, sulla carta, il sistema dovrebbe anche garantire una migliore sicurezza.